Dalla_selva_del_peccato_alla_visione_di_Cristo_La_presenza_d

34 Canto XXXI del Paradiso L’unica luce divina assume diverse parvenze: da punto luminoso a luce dell’intelletto divino pieno d’amore, per poi trasformarsi in un fiume fiammante, tra due sponde punteggiate da meravigliosi fiori (le anime), dal quale escono scintille vive (gli angeli) che si posano sui fiori e tornano a sprofondarsi con un moto incessante nei gorghi meravigliosi di quel fiume di luce. Esso si trasforma poi in un lago luminosissimo di figura circolare, attorno al quale si forma un immenso anfiteatro, simile ad una rosa, distribuito in più di mille gradini, ove siedono le anime beate, vestite di bianco, che si rispecchiano in modo nitidissimo sul fondo di esso. Dante è condotto da Beatrice al centro di questo lago di luce e vede gli angeli che volano alternativamente da Dio alle singole anime, come api dai fiori al loro alveare, per comunicare ad esse l’amore divino. Ora a Beatrice subentra come guida un santo vecchio ( sene ), il mistico San Bernardo, richiesto dalla preghiera e dal santo amore di Beatrice. Egli invita Dante a completare il suo cammino guardando tutto il giardino dei beati, la mistica rosa, ed è certo che Maria, regi- na del Paradiso, del cui amore è tutto infiammato e profondamente devoto, farà ogni grazia, preparando lo sguardo di Dante a risalire fino alla luce di Dio. La missione di Bernardo è proprio questa: indirizzare il pellegrino Dante alla Vergine Maria, che con la sua intercessione preparerà il poeta alla visione beatifica di Dio, in modo che possa concludere tutto il suo itinerario. “ E ’l santo sene: ‘Acciò che tu assommi perfettamente’, disse, ‘il tuo cammino, a che priego e amor santo mandommi, vola con li occhi per questo giardino; ché veder lui t’acconcerà lo sguardo più al montar per lo raggio divino . E la regina del cielo, ond’ïo ardo tutto d’amor, ne farà ogne grazia, però ch’i’ sono il suo fedel Bernardo ’”. (Paradiso XXXI, 94-102) All’udire il nome di Bernardo, Dante rimane come estasiato nel contemplarne il volto, perché egli seppe, per amore della Vergine, già gustare in terra la gioia e la pace del Paradiso. Ma non è sufficiente per salire a Dio rimirare solo i santi. Occorre elevare lo sguardo fino al punto più alto, fino al trono della Vergine Maria, la regina a cui è devoto e suddito tutto il regno del Paradiso, popolato di angeli e santi.

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