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LA SCUOLA E L’UOMO -
Anno LXIX - Numero 3-4 - Marzo Aprile 2012
quella «solitudine professionale» che spesso è
causa di disagi che finiscono col ripercuotersi
sugli alunni.
Si tratta soprattutto di ripensare l’attività
dell’associazione, considerare e valorizzare in
modo nuovo l’associazionismo professionale, ri-
cercare la motivazione della scarsa incidenza sui
docenti, escogitare nuove strategie per captare
l’attenzione soprattutto dei giovani, e costruire
un rapporto più partecipato alla vita delle sezio-
ni, della scuola, del territorio.
Occorre individuare una metodologia che
renda più visibile la presenza dell’UCIIM e dif-
fonda a livello locale, regionale e nazionale le
preziose iniziative culturali, didattiche e spiri-
tuali realizzate possibilmente in sinergia con le
altre associazioni professionali ed ecclesiali pre-
senti nel territorio, con le varie scuole, con le
istituzioni.
Se una sezione, una provincia, una regione
non crescono vuol dire che non riescono a moti-
vare i propri soci e non sanno coinvolgere con
mirate e significative iniziative altri docenti,
non sono state in grado di saper leggere le op-
portunità educative del tempo in cui viviamo e
porsi in dialogo propositivo e coraggioso.
Una mirata progettazione, un’attenta orga-
nizzazione, un’oculata gestione, una costante
azione di verifica e di monitoraggio, una funzio-
nale socializzazione interna ed esterna, una rea-
le comunicazione verticale e orizzontale sono
determinati per un rilancio dell’associazione a
tutti i livelli.
Non dimentichiamo che le dinamiche relazio-
nali creano opportunità di studio e di partecipa-
zione, è indispensabile creare un terreno comu-
ne di confronto e una rete di scambi culturali
che mirano a ottimizzare le risorse e a migliora-
re la socializzazione delle iniziative tra le sezio-
ni, tra centro e periferia e tra le varie associa-
zioni.
Iniziative motivanti, coinvolgenti e realmen-
te spendibili sul piano didattico devono essere
sistematicamente realizzate come servizio ai so-
ci e alla realtà territoriale. La consulenza e l’ac-
compagnamento alle istituzioni scolastiche, in
questo travagliato momento di transizione, de-
vono contraddistinguere il nostro impegno asso-
ciativo.
È importante che l’UCIIM si riappropri della
sua identità, riscopra modalità più snelle di
comunicazione che facilitino la partecipazione
e promuova iniziative rivolte non soltanto agli
insegnanti ma anche direttamente agli alunni,
magari su argomenti proposti dagli stessi alun-
ni.
Si auspica, come si sta verificando in alcune
realtà, di creare dei gruppi di progettazione, ri-
cerca e formazione a livello regionale, provin-
ciale, sezionale in grado di testimoniare vitalità
organizzative e spirito di servizio.
Occorre fare in modo che i referenti di questi
gruppi di ricerca, progettazione e formazione si
aprano alle altre realtà uciimine e al territorio
proponendosi come volano di un cambiamento
positivo in grado di portare l’UCIIM a riappro-
priarsi della sua identità orgogliosa del suo pas-
sato, del suo fare scuola animata dalla stessa
«passione educativa» del suo fondatore e di
quanti si sono posti in continuità.
Lo studio e l’analisi dei problemi, a tutti i li-
velli associativi, devono essere costanti e siste-
matici, al fine di fare proposte innovative che
possano realmente incidere positivamente sulla
scuola e sulla società.
Bisogna tornare a essere fortemente ed effi-
cacemente propositivi come ai tempi di
Gesual-
do Nosengo e Cesarina Checcacci
per influenzare
positivamente la politica scolastica a difesa del-
la scuola, dei docenti e degli alunni.
Il valore della scuola è determinante per la
società, a condizione che al centro del suo pro-
getto educativo ci sia la persona, la sua identi-
tà, la sua dignità, la sua cultura, la sua capacità
critica, la sua dimensione spirituale, la sua reli-
giosità.
All’UCIIM, pertanto, il difficile compito di da-
re il proprio qualificato e disinteressato contri-
buto alla realizzazione di una scuola rinnovata
in grado di dialogare e collaborare, una scuola
in cui convergano, per la formazione integrale
dei giovani, le competenze, la professionalità,
la deontologia dei docenti e dei dirigenti, la
cooperazione con i genitori, i rapporti con le re-
altà locali .
A favorire questo processo certamente con-
tribuiranno i mezzi di comunicazione, rivista
cartacea e
online
, che dovranno essere sempre
più funzionali, aggiornati e tempestivi.
Compito delle sezioni è lavorare anche per
diffondere la rivista in tutte le scuole e, tramite
questa, far conoscere a tutti il servizio che
l’UCIIM mette a disposizione della scuola, degli
insegnanti, degli alunni, dei genitori.
L’UCIIM, forte dell’esempio di Nosengo, pro-
seguirà la sua azione per affermare finalità e
obiettivi propri dello Statuto, difendere il Perso-
nalismo cristiano e i principi della Costituzione;
contribuirà, come in passato, a fare grande la
scuola italiana affinché sia sempre più rispon-
dente ai valori della persona, ai valori di una so-
cietà morale, libera, solidale e pacifica, che
sappia trovare i suoi fondamenti nella dimensio-
ne religiosa.